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| » Kyoko Takashi;
I miei genitori mi annoiavano come sempre, a casa era una tortura. Infatti uscivo spesso. Non sopportavo i loro continui richiami sullo studio. Non studiavo, non ne avevo voglia, e non lpavrei mai fatto. Eppure erano sempre così dolci, anche quando mi rimproveravano, cioè praticamente sempre. Mi sarebbe venuta la carie ai denti continuando di quel passo. Appena fuori casa, i capelli erano diventati di un blu scurissimo, praticamente nero. Consiglio della Kyoko buona. Così la maglietta si abbinerà ai capelli. Aveva suggerito quell'assurda ed insopportabile vocina fine e delicata nella mia testa. In effetti aveva ragione, ma odiavo i suoi consigli, anche se li mettevo in pratica quasi sempre. I capelli come sempre sciolti e leggermente arruffati, danzavano fluidi ad ogni mio passo, regolare ma quasi pesante. Annoiato anzi. Kyoko-Chan! Non puoi camminare, più.. femminilmente? Ci risiamo, era davvero seccante quella vocina che mi diceva cosa fare e cosa non fare. E poi quel soprannome, odiavo i soprannomi. Zitta tu! Le risposi mentalmente. Cammino come voglio! Aggiunsi seccata. Come avrei desiderato che la Kyoko buona dentro la mia testa sparisse del tutto. Camminavo per i vicoletti di quella città, odiavo anche quella città. Ma, forse solo qualche posto isolato e tranquillo mi piaceva. I vicoli erano isolati, ecco perchè ci passeggiavo sempre.
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